Scelta del partner: come avviene?

da | Lug 21, 2021 | Scelta del partner

Vi siete mai chiesti che cosa ci spinge a legarci alle altre persone? In particolare vi siete mai chiesti su cosa basiamo la scelta del partner?

Il nostro modo di legarci agli altri e di entrare in relazione con loro è influenzato dalle esperienze passate che abbiamo immagazzinato nei nostri ricordi.

Ma che cosa ci spinge a legarci agli altri?

La risposta viene dalla teoria dell’attaccamento.

La teoria dell’attaccamento ha origine dal lavoro fondamentale di John Bowlby che si basa sul principio che il bisogno di stringere un legame stretto è insito nei nostri geni. La selezione naturale ha favorito individui che hanno un legame perché questo è un vantaggio per la sopravvivenza.

Questo bisogno di vicinanza è così importante che vi è un meccanismo biologico e specifico nella mente umana in grado di creare e regolare il legame con una figura di attaccamento detto sistema di attaccamento che consiste di emozioni e comportamenti che assicurano che l’individuo sia al sicuro e protetto rimanendo vicino alla persona amata.

Tale meccanismo spiega perché i bambini allontanati dalla madre si disperano e cercano affannosamente la sua presenza.

Tale reazione viene definita comportamento di protesta e si manifesta anche in età adulta. Ad esempio nel momento in cui ci preoccupiamo che il nostro compagno abbia avuto un incidente e lo chiamiamo affannosamente è un comportamento di protesta.

L’attaccamento in età adulta prevede quattro principali stili di attaccamento, ovvero i modi in cui l’individuo percepisce e risponde all’intimità nelle relazioni sentimentali, che rispecchiano quelli riscontrati nei bambini:

  • sicuro
  • ansioso
  • evitante
  • disorganizzato

Tutti noi abbiamo una particolare modalità relazionale che mettiamo in atto quando entriamo in intimità; conoscere queste modalità ci aiuta a comprendere meglio le nostre scelte in ambito sentimentale.

La teoria dell’attaccamento afferma che ci relazioniamo e leghiamo ai nostri partner in un modo che corrisponde allo stile di attaccamento che è stato creato tra noi e i nostri caregiver nei primi anni della nostra vita. Così come nell’infanzia anche in età adulta possiamo individuare quattro stili prevalenti di attaccamento:

Attaccamento sicuro

Questo tipo di attaccamento ci porta a scegliere il partner e a creare una relazione con lui basata sull’empatia e con confini appropriati.

Entrambi si sentiranno al sicuro e la relazione sarà basata sulla sincerità, questo li porterà a sentirsi liberi di condividere i propri pensieri e sentimenti oltre che ad avere uno spazio per sé stessi al di fuori della coppia.


Attaccamento Ansioso/Ambivalente

Questo tipo di attaccamento ci rende insicuri nella scelta del partner. Per questo la relazione si baserà su comportamenti controllanti o imprevedibili.

Spesso durante questo tipo di relazione possiamo cercare di cambiare il partner o controllare le sue azioni, cercando ad esempio di verificare cosa fa, con chi parla, come passa il suo tempo e tendendo a modificarlo per aumentare la nostra presenza.


Attaccamento Ansioso/Evitante

Questo tipo di attaccamento ci rende rigidi e distanti nella scelta del partner. Può portare a relazioni di coppia in cui l’intimità, essendo vista come rischiosa, viene evitata, per il timore di farci del male.

Capita spesso che si cerchi di evitare in ogni modo il conflitto, lasciando prendere al partner ogni decisione a discapito dei nostri desideri.

Allo stesso modo è difficile condividere le emozioni col rischio di sentirsi soli.


Attaccamento Disorganizzato

Questo tipo di attaccamento combina assieme le caratteristiche dell’attaccamento ansioso e evitante. Sono relazioni caratterizzate da alti e bassi, molto caotiche dove sperimentiamo elevati livelli di angoscia.


Quindi come comprendiamo come avviene la scelta del partner?

Nell’attaccamento sicuro, i partner si confortano l’un l’altro. Sono in grado di esprimere i loro sentimenti e chiedere aiuto. I conflitti, che sono fisiologicamente presenti in ogni coppia, risultano più gestibili, causano meno sofferenza e portano, una volta risolti, a trovare un nuovo equilibrio per la coppia.


Al contrario, come abbiamo visto, nell’attaccamento insicuro la persona tenderà o ad evitare i conflitti o a mostrare aggressività e tendenza a mettere in discussione la relazione stessa.


Già in base a queste caratteristiche si può capire se abbiamo scelto il nostro partner creando una relazione sicura o meno.

Quando sperimenti un conflitto prova a farti queste domande:

  • Rimango calmo e cerco di comprendere? (Sicuro)
  • Cerco di fermare la discussione, scappare, piangere, non condividere i miei veri sentimenti, aver paura, nascondermi? (Evitante)
  • Alzo la voce, urlo, insulto, controllo, critico, divento aggressivo, uso violenza verbale o non verbale, minaccio? (Ansioso Ambivalente)

Sono solo semplici esempi che non vogliono essere esplicativi di tutte le modalità di funzionamento ma vogliono essere uno spunto di riflessione.

Conoscere il nostro stile di attaccamento ci aiuta a prenderne consapevolezza, a comprendere quali sono le nostre modalità relazionali e come reagiamo alle situazioni.

Comprendere questo ci serve per riuscire nelle situazioni a fare un passo indietro e capire se in una determinata relazione stiamo agendo in un certo modo perché siamo insicuri.

La consapevolezza è il primo passo per modificare i nostri stili di attaccamento e come scegliamo i nostri partner.

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