Come superare la fine di una relazione

da | Ago 25, 2022 | Emozioni

La fine di una relazione è un evento che può causare un grande dolore. Alcuni studi hanno mostrato come il dolore per la fine di una storia stimoli le stesse aree cerebrali che si attivano nella percezione del dolore fisico. Questo evento crea un forte malessere a livello psico-fisico, cerchiamo di comprendere come superare la fine di una relazione.

Per come ci siamo evoluti siamo biologicamente portati a creare relazioni. Infatti la specie umana è predisposta a cercare di costruire e mantenere legami affettivi. Per questo motivo siamo spinti a creare relazioni significative, che una volta terminate possono creare un grado di sofferenza variabile a seconda di diversi fattori. Ad esempio la durata della relazione o il nostro coinvolgimento emotivo, o a volte perchè è scatta qualcuna delle nostre trappole emotive.

Cosa succede quando finisce una relazione

Non appena finisce una storia, soprattutto se non ce lo aspettavamo, è normale sentirsi tristi, arrabbiati, abbattuti e agitati.

Solitamente tutti questi sentimenti sono amplificati perchè è difficile distogliere la propria attenzione dalla relazione appena conclusa. Continuiamo a ripensare alla persona appena persa, a come andavano le cose tra noi e spesso ci chiediamo se avremmo potuto fare qualcosa in modo diverso.

Nei primi momenti spesso capita di sentirsi increduli. La prima reazione all’abbandono è spesso quella di negazione. Non riusciamo a credere che le cose siano andate così, fatichiamo ad accettare che i sentimenti dell’altro possano realmente essere cambiati. Se questo è normale inizialmente, nel lungo periodo continuare a non accettare la fine della storia risulta contro producente. Ci tiene legati a qualcosa che non c’è più, prolungando la sofferenza e impendendoci di elaborarla.

Cosa fare quindi per superare la fine di una relazione?

Evitare di continuare a sentirsi

Una delle cose più complicate da fare è quella di smettere di sentire l’altra persona. Ma non solo perchè ci sono contatti diretti, ma anche perchè magari continuiamo a cercare informazioni sull’altro tramite gli amici, a guardare i social, a vedere le storie della persona da cui ci siamo separati.

Stiamo molto male e anche quel breve contatto, ci da un po’ di sollievo, ci fa percepire che l’altro è ancora lì. In realtà, però, nonostante sembri una soluzione non fa altro che peggiorare come stiamo.

Fin tanto che sentiamo il nostro ex continuiamo a pensarci, a rimuginare e non riusciamo a lasciarlo andare.

Nonostante sia difficile accettarlo, mantenere i contatti porta prima o poi a sperare che l’altro ritorni. Ci ritroveremo a pensare che è solo un momento passeggero. Vivremo così nell’attesa del ritorno dell’altro magari cercando anche di fare qualche tentativo per mostrargli che siamo cambiati. Ad esempio facendogli sentire quando ci chiama che alcune cose che ci davano fastidio prima ora non sono importanti. Oppure cambiando look per farlo ingelosire.

La speranza aumenta ad ogni contatto che si ha con l’altra persona. Ma riflettiamo concretamente. Può capitare che l’ex telefoni e a volte capita anche che ci dica che è confuso o che non sa ciò che vuole. Ma in effetti oltre a questi contatti c’è un tentativo reale e concreto di riprovarci? Molto spesso questi contatti servono per soffrire meno ma oltre al momentaneo benessere non c’è una reale intenzione di riprendere ciò che si è interrotto.

Ovviamente non è sempre possibile smettere di sentirsi, se ad esempio lavoriamo con il nostro ex oppure abbiamo figli assieme non si possono chiudere i contatti. In questo caso, sarebbe meglio cercare di ridurli a uno scambio di informazioni necessarie. Meglio evitare di cercare di portare i discorsi sulle motivazioni che hanno portato alla separazione o di indagare se è presente o meno una nuova relazione.

Se questa operazione è molto complicata dobbiamo cercare di riflettere sul perchè siamo così bisognosi di mantenere un contatto. Solitamente ciò che manca di più è non tanto la persona quanto le sensazioni legate alla relazione. Ad esempio, il senso di affetto o sicurezza che provavamo con l’altro.

Se ci fermiamo a riflettere è probabile che potremmo notare che molte di queste sensazioni stavano già scemando alla fine della storia e se resistiamo all’impulso di contattare l’altro ci rendiamo conto che possiamo imparare a stare bene da soli.

Non scappare dal dolore

Siamo naturalmente portati a cercare di evitare il dolore. In realtà quando finisce una storia, soffrire è normale, ma cercare continuamente di non provare quelle sensazioni non fa altro che aumentarle.

Il processo che ci porta ad elaborare il dolore è lento e graduale. Se cerchiamo di evitare di sentirlo, questo normale processo si interrompe. Quindi ci ritroviamo in un circolo vizioso dove compiamo tantissimi sforzi pur di non soffrire, ritrovandoci poi a essere sopraffatti quando questo torna a galla.

Quello che possiamo fare è accettare che i primi mesi saranno complicati e ci saranno momenti di sconforto. Quando questo accade non cerchiamo a tutti i costi di respingerlo, ma proviamo a viverlo e attraversarlo.

Le nostre emozioni sono come onde, arrivano, passano e vanno. Se riusciamo a vederle così e non reprimerle, i normali momenti di dolore ci porteranno via via ad elaborare la perdita.

Quando i momenti diventano troppo complicati, possiamo pensare di scrivere ciò che proviamo. Dar voce in questo modo ai nostri pensieri ci aiuta a prenderne le distanza da essi e a vederli come tali. Ossia è solo un pensiero, non è tutto ciò che sei. Essendo un tuo pensiero è possibile controllarlo e modificarlo.

Smettere di rimuginare

Un’altra cosa che spesso capita è il tentativo di cercare di comprendere come mai la relazione è finita e cercare attivamente una soluzione per questo problema.

Questa strategia in generale ci è utile a risolvere le situazioni ma nel caso specifico della fine di una storia questo risulta controproducente.

Non fa altro che tenerci ancorati a qualcosa che è finito e che dovremmo solo lasciar andare.

L’unica strategia utile è quella di accettare che la relazione è finita e quindi quando ci troviamo a rimuginare su ciò che è stato e come cambiarlo interrompere attivamente questi pensieri, ricordandoci che questo meccanismo aumenta solo il nostro dolore.

Occuparsi di sè

Ci siamo detti che soffrire è normale e che non andrebbe evitato. Questo è vero, ed affrontare il momento di stress fa parte del superamento della situazione.

Ovviamente è importante, soprattutto se la situazione perdura, riuscire ad avere dei momenti di calma.

Quindi è importante cercare di utilizzare le nostre energie anche per curare l’alimentazione, il sonno e fare esercizio fisico. L’attività fisica aiuta naturalmente a ridurre lo stress e aumenta il tono dell’umore.

Fondamentale oltre a questo è cercare di dedicarsi del tempo per svolgere attività piacevoli. Stiamo fronteggiando una situazione difficile perciò è fondamentale cercare di gratificarsi, dedicandoci del tempo. Possiamo continuare a svolgere ciò che solitamente ci faceva star bene, continuando con i nostri soliti hobby oppure trovarne di nuovi. Dedichiamo il nostro tempo libero a scoprire che cosa ci piace, al di fuori della relazione con l’altro e troviamo delle passioni che ci portino a essere soddisfatti di stare anche solo con noi stessi.

Creare una rete di supporto

Per affrontare un periodo complicato è fondamentale potersi appoggiare alle persone che ci vogliono bene.

Non dobbiamo vergognarci di chiedere agli amici e alla nostra famiglia di starci vicino e di passare più tempo con noi.

Fermiamoci a riflettere rispetto alle persone che abbiamo vicino e cerchiamo di comprendere quali sono le persone che ci possono essere veramente di supporto. Coloro che sanno ascoltarci, sanno comprenderci veramente senza dare troppi consigli oppure che hanno vissuto un’esperienza simile a noi.

Una volta che abbiamo individuato queste persone cerchiamo il loro sostegno. É normale aver bisogno delle persone che ci vogliono bene, questo non significa che siamo deboli o che saremmo un peso per loro. Fa parte del processo di elaborazione condividere quello che proviamo con gli altri.

Possiamo cercare di ampliare la nostra rete sociale. Spesso capita che con la fine di una relazione finiscano anche alcuni rapporti che erano legati alla coppia perchè amici del partner. Per questo è utile provare a conoscere nuove persone. Possiamo pensare di ampliare le nostre amicizie dedicandoci a nuovi hobby, come detto prima. Oppure possiamo ricontattare amici che non sentiamo da tempo.

Passare oltre alla crisi

Tutti questi consigli sono utile per fronteggiare i momenti acuti. Una guida passo passo per queste fasi si trova in un bellissimo libro di Duccio Baroni che è L’arte di riparare un cuore. La lettura di questo libro può, secondo me, aiutare.

Oltre alle prime fasi più dolorose però la fine di una relazione porta a modificare la vita di una persona. Elaborare quanto accaduto non prevede solo gestire le emozioni intense delle prime fasi ma anche integrare ciò che ci è accaduto con un nuovo assetto di vita.

É accaduto a tutti, lo facciamo in maniera naturale. Ma sia che ci sia già successo, sia che sia la prima volta, non sempre l’elaborazione avviene in modo automatico. Alle volte nonostante proviamo a seguire tutti i consigli e proviamo ad andare oltre il processo diventa complicato.

Potrebbe capitarci di non riuscire a gestire il dolore iniziale o di non riuscire ad elaborare nonostante tutti i nostri tentativi.

Se questo accade, non vuol dire che c’è qualcosa di sbagliato in te, ma potrebbe essere utile chiedere aiuto, ed intraprendere un percorso terapeutico per comprendere le dinamiche che bloccano questo processo.

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